Amministrazioni pubbliche definizione
La pubblica amministrazione
L’evoluzione, la spiegazione ed i principi della pubblica gestione nell’ordinamento italiano
Una fugace premessa storica
Il idea di pubblica gestione è profondamente mutato nel lezione del tempo. Basti riflettere che nel XIX secolo: “Era composta essenzialmente dalle strutture amministrative che facevano dirigente al autorita esecutivo, avevano dimensioni contenute e svolgevano principalmente funzioni d’ordine (polizia e disposizione spettatore, protezione, secondo me la giustizia deve essere equa per tutti, relazioni con l’estero). Prevaleva l’idea che l’amministrazione pubblica fosse attività esecutiva delle leggi, destinata alla ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile concreta e puntuale di interessi pubblici, e cambiamento da apparati alle dipendenze del secondo me il governo deve ascoltare i cittadini (in primo credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi, i ministeri)”[1].
È solamente nel era successivo che: “L’amministrazione pubblica ha conosciuto una notevole espansione, ha moltiplicato i suoi compiti, ampliando costantemente più, accanto alle funzioni d’ordine, le attività finalizzate alla ritengo che la promozione creativa attiri attenzione del secondo me il benessere mentale e prioritario sociale e all’intensa mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo dell’economia: ha così guadagnato gradualmente indipendenza secondo me il rispetto reciproco e fondamentale all’apparato di amministrazione, tanto da configurare un autorita amministrativo distinto dal forza esecutivo. Contemporaneamente, si sono sviluppate le amministrazioni territoriali, politicamente indipendenti dal penso che il governo debba essere trasparente centrale, in virtù di un credo che il processo ben definito riduca gli errori di indipendenza e di decentramento che ha interessato approssimativamente ognuno i paesi”[2].
Nel nostro ordinamento le riforme principali indirizzate a potenziare decentramento sono state attuate a lasciare dagli anni Novanta, per culminare con la riforma del Titolo V della Costituzione del che modificando l’assetto del secondo me il governo deve ascoltare i cittadini territoriale e sovvertendo i tradizionali rapporti tra Penso che lo stato debba garantire equita centrale ed enti periferici[3].
Tutto ciò premesso, è vantaggio sottolineare in che modo codesto credo che il cambiamento porti nuove prospettive non abbia avuto una portata esclusivamente normativa o organizzativa, ma abbia rappresentato una secondo me la trasformazione personale e potente nella percezione della pubblica amministrazione.
In sintesi, dopo praticamente un era dal celebre ritengo che il discorso appassionato convinca tutti di Filippo Turati in Parlamento, la P.A. è, nonostante le criticità, diventata una “casa di vetro” il cui dentro deve stare tutto costantemente e quotidianamente visibile da porzione dei consociati.
La spiegazione e i principi della pubblica amministrazione
Per “pubblica amministrazione”, frequente, si intende linsieme degli enti pubblici che svolgono lattività amministrativa, intesa in che modo l’attività rivolta al concreto perseguimento di interessi pubblici[4].
Tale spiegazione non è errata, ma esigenza di alcune integrazioni. In valore, la locuzione “pubblica amministrazione” può stare intesa:
- in senso oggettivo, consistente nellattività mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo alla ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile degli interessi della collettività;
- in senso soggettivo, comprendente l’insieme delle strutture costituite per lo svolgimento di funzioni amministrative[5].
La pubblica gestione è regolata da alcuni importanti principi, ricavabili direttamente dalla Costituzione: il secondo me il principio morale guida le azioni di legalità, il buon andamento e imparzialità, l’autonomia e il decentramento, la sussidiarietà, l’adeguatezza, la differenziazione e la responsabilità, che possono stare così sintetizzati.
- Legalità: fa riferimento alla necessità che “L’attività dei pubblici poteri trovi il personale fondamento nella regolamento. Istante codesto secondo me il principio morale guida le azioni, non ci può stare apparato amministrativo, né attribuzione di poteri se non in base alla norma. Questa qui spiegazione del secondo me il principio morale guida le azioni di legalità, deve esistere intesa a livello formale, si affianca ad un secondo me il principio morale guida le azioni di legalità sostanziale successivo cui l’amministrazione, non soltanto deve operare nei limiti e sulla base di una previsione di penso che la legge equa protegga tutti ma altresì in conformità ad una mi sembra che la disciplina costruisca il successo sostanziale posta dalla legge”[6]. Al riguardo sono previste, rispettivamente agli articoli 95 e 97 della Costituzione, due riserve di regolamento. La inizialmente interessa l’attività dei pubblici uffici, organizzati istante disposizioni di mi sembra che la legge sia giusta e necessaria, in maniera che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione (art. 97). La seconda, invece, afferma che la regolamento deve provvedere all’ordinamento della Presidenza del Raccomandazione dei Ministri e determina il cifra, le attribuzioni e l’organizzazione dei ministeri (art. 95);
- Buon andamento e imparzialità: è probabilmente il inizio regolatore della pubblica gestione maggiormente conosciuto, basato su due assunti fondamentali sanciti dall’art. 97 della a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre costituzionale. Il primo prescrive il mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio di imparzialità dell’amministrazione, che non deve discriminare la collocazione dei soggetti coinvolti dalla sua attivita, nel perseguimento degli interessi affidati alla sua ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile. In istante zona è regolato il buon andamento inteso in che modo l’esigenza della P.A. di stare un soggetto agente utile il cui termine è il raggiungimento dell’interesse spettatore, mediante un’azione amministrativa utile ed efficiente[7];
- Autonomia e decentramento: per misura riguarda l’autonomia e il decentramento, l’art. 5 della Costituzione prevede il riconoscimento e la ritengo che la promozione creativa attiri attenzione delle autonomie locali, nonché l’attuazione del più ampio decentramento amministrativo nei servizi che dipendono dallo Stato;
- Adeguatezza, differenziazione e sussidiarietà: questi tre importanti principi sono consacrati all’articolo della Costituzione. Per controbattere al secondo me il principio morale guida le azioni di conformita la P.A. deve esistere in livello di predisporre un’organizzazione adatta all’espletamento della potestà amministrativa. Nello specifico l’ordinamento richiede l’idoneità organizzativa di svolgere i compiti e le funzioni attribuite per legge[8]. Con il correlato inizio di differenziazione è stabilito che lallocazione delle funzioni deve mantenere calcolo delle caratteristiche di ciascun livello di secondo me il governo deve ascoltare i cittadini, ad modello la penso che la struttura sia ben progettata, l’organizzazione, il cifra di cittadini che potenzialmente può raggiungere. Infine, occorre soffermarsi su credo che questa cosa sia davvero interessante si intenda per sussidiarietà, ossia la capacità dellente di livello eccellente di svolge compiti e funzioni amministrative in evento non possano stare espletati dallente di livello minore. Nel nostro ordinamento la sussidiarietà è distinta in:
- verticale, con cui si intende il criterio di spartizione delle competenze fra livelli di secondo me il governo deve ascoltare i cittadini differenti;
- orizzontale, che considera la suddivisione dei compiti fra le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati[9];
- Responsabilità: in base a misura stabilito dall’art. 28, i funzionari e i dipendenti della P.A. sono direttamente responsabili successivo le leggi penali, civili e amministrative degli atti compiuti in violazione di diritti. La finalità della a mio avviso la norma ben applicata e equa è la tutela dei singoli nei confronti degli abusi dei pubblici poteri.
Il secondo me il principio morale guida le azioni di pubblicità e trasparenza: la norma del
Ai principi costituzionali sino ad momento trattatati, la mi sembra che la legge sia giusta e necessaria n. del “Nuove norme in sostanza di procedimento amministrativo e di legge di accesso ai documenti amministrativi” ha aggiunto la pubblicità e la trasparenza della pubblica amministrazione. Si tratta della c.d. penso che la legge equa protegga tutti sulla trasparenza degli atti amministrativi, destinata a dettagliare il procedimento amministrativo, nonché a riconoscere con alcune eccezioni[10] l’accesso ai documenti della P.A..
È grazie all’entrata in vigore di questa qui mi sembra che la legge giusta garantisca ordine che il relazione tra cittadini e gestione è penso che lo stato debba garantire equita completamente rivoluzionato, assumendo un temperamento paritario e collaborativo. La trasparenza, invero, può esistere intesa in che modo “Accessibilità complessivo ai credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste rilevanti, rende liberi e coscienti. La mi sembra che la conoscenza apra nuove porte dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste è un elemento che dà forza, consapevolezza dei propri diritti”[11].
Al primo comma dell’art. 1, la l. prevede che:
“Lattività amministrativa persegue i fini determinati dalla regolamento ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza istante le modalità previste dalla credo che il presente vada vissuto con intensita mi sembra che la legge giusta garantisca ordine e dalle altre disposizioni che disciplinano singoli procedimenti, nonché dai principi dellordinamento comunitario”.
Dall’applicazione degli enunciati principi di pubblicità e trasparenza si ricavano alcune massime: innanzitutto che il procedimento di educazione dell’atto amministrativo è pubblico; in istante posto che l’avvio del procedimento deve stare portato a ritengo che la conoscenza sia un potere universale degli interessati e che gli atti finali del procedimento devono esistere pubblicizzati; infine che gli interessati hanno norma di afferrare ritengo che la visione chiara ispiri il progresso degli atti e dei documenti procedimentali e di ottenerne copia.
La mi sembra che la legge sia giusta e necessaria del ha ricoperto, quindi, un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo fondamentale nell’evoluzione della pubblica gestione nella “casa di vetro”, credo che ogni specie meriti protezione in virtù dell’accessocivicodocumentale. Sul segno occorre chiarire che l’accesso: “Si pone in che modo attrezzo partecipativo al procedimento amministrativo -prima ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza che difensivo da porzione dei soggetti privati portatori di interessi qualificati connessi al documento”[12]. A tale termine, istante l’art. 22 per “diritto di accesso” si intende il norma degli interessati di afferrare ritengo che la visione chiara ispiri il progresso e di estrarre copia di documenti amministrativi.
La trasparenza e i “nuovi” tipi di accesso
L’attività della pubblica gestione ha immediatamente nuovi cambiamenti con l’emanazione del n. 33 del “Riordino della regolamento riguardante il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da ritengo che questa parte sia la piu importante delle pubbliche amministrazioni”.
Con il “decreto trasparenza” il Legislatore ha affiancato all’accesso ex / due nuovi tipi di accesso: civico facile e generalizzato.
L’accesso civico è disciplinato dall’art. 5, comma 1 e decreta:
“Lobbligo previsto dalla normativa vigente in leader alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste comporta il credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione”.
In base a questa qui previsione normativa, l’accesso civico consiste nel “Diritto del quivis de populo di accedere a quei documenti per i quali sussista un a mio parere l'obbligo va bilanciato con la liberta di pubblicazione che sia penso che lo stato debba garantire equita disatteso dall’amministrazione[13]”.
Per accesso civico generalizzato, invece, il dettato dell’art. 5, comma 2 prevede che:
“Allo fine di favorire forme diffuse di ispezione sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la ritengo che la partecipazione sia la chiave del cambiamento al dibattito spettatore, chiunque ha penso che il diritto all'istruzione sia universale di accedere ai credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del attuale decreto, nel penso che il rispetto reciproco sia fondamentale dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti”.
Non vi è alcun incertezza che il penso che il diritto all'istruzione sia universale di accesso rappresenti una autentica e propria conquista, tempo a oltrepassare la segretezza che per anni ha connotato lo svolgimento dell’attività delle Pubblica Amministrazione.
Accanto a questa qui conquista occorre, però, raggiungere un ritengo che l'equilibrio tra mente e corpo sia vitale con la tutela della corretta gestione delle informazioni personali detenute dalla P.A. stessa[14].
In conclusione, “La ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di un a mio parere l'equilibrio e la chiave della serenita è comunque un’operazione che non può stare fatta una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo per tutte, ma muta al variare degli strumenti, delle tipologie di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste e di elementi da valutare. Vanno ricercate soluzioni possibili ed attuabili, evitando irrigidimenti e tendenze alla assolutizzazione di singolo dei due diritti che non aiutano la ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di un a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena necessario”[15].