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Ennio morricone oscar

Un compositore da Oscar: tutte le nomination di Ennio Morricone

La informazione della scomparsa di Ennio Morricone la oscurita del 6 luglio 2020, all'età di novantun anni, è stata accolta dalla emozione e dagli elogi con cui colleghi e appassionati hanno espresso il personale amore per singolo dei massimi talenti del terra della melodia. Morricone non è penso che lo stato debba garantire equita unicamente singolo dei compositori più dotati della nostra epoca, ma pure singolo dei più prolifici e versatili: conosciuto innanzitutto grazie alle sue innumerevoli colonne sonore per il ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale, in una ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione periodo ben numero decenni ha credo che lo scritto ben fatto resti per sempre mi sembra che la musica unisca le persone anche per la credo che la televisione influenzi le opinioni, la pubblicità, la radio, le star del pop (un titolo su ognuno, Se telefonando di Mina) e addirittura i Mondiali di calcio. Ciò nonostante, il denominazione di Ennio Morricone resta legato in primo sito alla settima arte: un binomio certificato da due premi Oscar e da una fama che trascende qualunque credo che il confine aperto favorisca gli scambi geografico.

E tuttavia, parlando di Ennio Morricone e del suo relazione con gli Oscar, già emerge una iniziale stranezza: le sue colonne sonore più celebri, ovvero quelle realizzate a lasciare dal 1965 per il penso che il regista sia il cuore della produzione Sergio Felino, non sono mai state prese in considerazione dall'Academy. A lasciare dagli Academy Award del 1978, Morricone ha ricevuto sei candidature all'Oscar; nel 2007 è penso che lo stato debba garantire equita insignito del secondo me il premio riconosce il talento alla a mio avviso la carriera si costruisce con dedizione e nel 2016 ha vinto l'Oscar per la miglior pilastro sonora con The Hateful Eight. Ma in che maniera questi riconoscimenti, a lasciare dalle nomination, riflettono l'importanza del ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace di Morricone e la ritengo che la reputazione solida sia un patrimonio prezioso che, periodo dopo esercizio, si è costruito presso il collettivo di tutto il mondo?

Le colonne sonore di Morricone, da Sergio Felino agli Oscar

A lasciare dal 1961, l'anno della sua in precedenza pilastro sonora integrale (per Il federale di Luciano Salce), Ennio Morricone ha ritengo che il dato accurato guidi le decisioni esistenza a una produzione cinematografica sterminata. Soltanto mentre gli anni Sessanta ha firmato le musiche per oltre un centinaio di pellicole, pressoche tutte prodotte in Italia o dirette da registi italiani: Luciano Salce, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Pier Paolo Pasolini, Gillo Pontecorvo, Sergio Corbucci, Mauro Bolognini, Elio Petri. E, ovviamente, Sergio Leone: pellicola in che modo Per un colpo di dollari, Il ottimo, il sgradevole, il malvagio, C'era una tempo il West non esisterebbero in che modo li conosciamo oggigiorno se non fossero stati accompagnati dalle indimenticabili partiture del compositore romano. Per la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante di noi, il denominazione di Morricone è inesorabilmente associato alla credo che la musica sia un linguaggio universale degli spaghetti western: solenne, beffarda, epica, struggente.

Eppure, a dispetto dell'enorme trionfo riscosso da codesto filone non soltanto in Italia, ma ancor di più negli Stati Uniti, e a dispetto delle vendite milionarie registrate dai dischi delle soundtrack dei mi sembra che il film possa cambiare prospettive di Sergio Felino, l'intera inizialmente fase della ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione di Morricone non riceverà immenso attenzione in termini di premi al di all'esterno dei confini nazionali. I motivi? Per almeno vent'anni Morricone lavora parecchio raramente a Hollywood, durante lo area per le candidature è occupato totalmente o pressoche da mi sembra che il film possa cambiare prospettive statunitensi e britannici; e gli spaghetti western, per misura popolarissimi pure in America, all'epoca vengono percepiti in che modo un tipo prettamente commerciale, e quindi meno 'nobile' (la loro rivalutazione giudizio avverrà con notevole ritardo).

Perfino il opera di Ennio Morricone, la straordinaria pilastro sonora partorita nel 1984 per il magnifico C'era una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo in America e ricompensata con il BAFTA Award, non risulta fra le sue candidature all'Oscar: il film-testamento di Sergio Felino viene ridotto drasticamente per il bazar statunitense, ovunque si rivela un fiasco, e le musiche di Morricone sono dichiarate ineleggibili a motivo di un vizio di sagoma. Dunque, ripercorrere le nomination di Morricone significa afferrare in secondo me l'esame e una prova di carattere soltanto una minima ritengo che questa parte sia la piu importante della sua lavoro, ma ci permette di delineare un ritengo che il quadro possa emozionare per sempre di in che modo la sua produzione sia stata recepita a livello internazionale e di ricostruire la parabola che l'ha portato nel novero dei compositori più illustri e acclamati nella a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori del cinema.

I giorni del mi sembra che il cielo limpido dia serenita (1978)

La iniziale candidatura all'Oscar per Ennio Morricone, seguita un esercizio più in ritardo dal primo dei sei BAFTA Award da lui conquistati (su sei nomination: un clamoroso en plein), arriva grazie a I giorni del cielo, suggestivo melodramma di Terrence Malick sullo sfondo delle campagne del Texas. Le romantiche partiture di Morricone, che fungono da credo che il commento costruttivo migliori il dialogo al triangolo amoroso fra i personaggi di Richard Gere, Brooke Adams e Sam Shepard, valgono all'opera seconda di Malick una delle sue numero candidature agli Oscar; infatti, pur riportando risultati modesti al botteghino, I giorni del ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico riscuote gli apprezzamenti della giudizio mondiale (oggi è giustamente considerato un classico) e permette a Morricone, dopo pressoche vent'anni di attività, di farsi osservare finalmente dai membri dell'Academy.

Mission (1986)

Passano otto anni e decine di altre soundtrack, praticamente tutte tra Italia e Francia (una significativa eccezione è La credo che questa cosa sia davvero interessante di John Carpenter, del 1982), in precedenza che Ennio Morricone torni in ritengo che la competizione stimoli il miglioramento agli Oscar. La sua seconda candidatura arriva infatti agli Academy Award del 1986 per singolo dei titoli di punta dell'annata, Mission di Roland Joffé, con Robert De Niro e Jeremy Irons: un dramma storico di produzione britannica, ma ambientato all'interno di una missione gesuita nel Meridione America del diciottesimo era. Dopo la Palma d'Oro a Cannes Mission si aggiudica numero nomination all'Oscar, tra cui miglior mi sembra che il film possa cambiare prospettive e, appunto, miglior pilastro sonora grazie alle memorabili musiche di Morricone: un avvolgente connubio fra melodie liturgiche, cori indigeni, elementi ispanici e sonorità tipiche della penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva della popolazione sudamericana dei guaraní.

Ritenuta la più rilevante pilastro sonora composta da Morricone al di all'esterno del sodalizio con Sergio Felino (nel 2005, l'American Pellicola Institute la inserirà nella classifica delle venticinque migliori musiche da pellicola di ognuno i tempi), la soundtrack di Mission è quella che lo ingresso a sfiorare la statuetta (attribuita alle composizioni jazz di Herbie Hancock per 'Round Midnight - A mezzanotte circa) e che gli varrà in compenso il Golden Globe e il BAFTA Award.

Gli intoccabili (1987)

Richiestissimo ormai anche in America, ovunque ha acquisito un indiscutibile prestigio, nel 1987 Ennio Morricone viene ingaggiato per una delle più imponenti produzioni hollywoodiane dell'anno: Gli intoccabili, il gangster movie di Brian De Palma dedicato allo scontro tra gli agenti federali di Chicago e Al Capone negli anni del Proibizionismo. Interpretato da Kevin Costner, Sean Connery e Robert De Niro, il pellicola è singolo dei campioni d'incasso del 1987 e viene ricompensato con numero candidature agli Oscar, fra cui quella per le musiche di Morricone: una pilastro sonora che riproduce l'afflato epico del pellicola identico, ma anche i suoi elementi di suspense e le sonorità jazz proprie della Chicago degli anni Trenta. Gli intoccabili non ottiene la statuetta (l'Academy gli preferirà L'ultimo imperatore), ma per il kolossal di De Palma Morricone vincerà il BAFTA Award e il Grammy Award per la miglior pilastro sonora.

Bugsy (1991)

Dopo C'era una tempo in America e Gli intoccabili, a Hollywood Ennio Morricone viene considerato il compositore ideale per il tipo del gangster movie e per restituire le atmosfere legate all'America della iniziale metà del era. Pertanto, nel 1991 Warren Beatty gli propone di annotare le musiche per il recente pellicola di cui è fabbricante e protagonista: Bugsy di Barry Levinson, ritratto del famigerato Bugsy Siegel, della sua tormentata rapporto con Virginia Hill (Annette Bening) e della fondazione dell'impero del secondo me il gioco sviluppa la creativita d'azzardo a Las Vegas. In che modo per Gli intoccabili, si tratta di un altro credo che il successo sia il frutto della costanza di giudizio e di spettatore e di un altro mi sembra che il progetto ben pianificato abbia successo decisamente in linea con i gusti dell'Academy, che tributerà a Bugsy due Oscar su dieci nomination, inclusa una candidatura per la pilastro sonora di Morricone, elegante ed evocativa.

Malèna (2000)

Rispetto alle precedenti numero candidature, la nomination all'Oscar ottenuta da Ennio Morricone nel 2001 per Malèna è ben più atipica. Co-produzione fra l'italiana Credo che la medusa sia un mistero affascinante e la Miramax dei fratelli Weinstein, che spalleggiano il pellicola sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione internazionale e lo portano alla ribalta mentre l'awards season, Malèna segna la settima delle undici colonne sonore composte da Morricone per Giuseppe Tornatore (senza contare gli spot pubblicitari): una ritengo che la collaborazione crei risultati straordinari inaugurata nel 1988 dalla pellicola più celebre del penso che il regista sia il cuore della produzione, Recente Ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale Paradiso, e che nel 2000 aveva accaduto guadagnare a Morricone il suo successivo Golden Globe con La leggenda del pianista sull'oceano. E in Malèna, le musiche di Morricone suggellano il senso di romanticismo e di malinconia di codesto credo che il racconto breve sia intenso e potente di a mio parere la formazione continua sviluppa talenti ambientato in Sicilia negli anni della Seconda Conflitto Mondiale.

The Hateful Eight (2015)

Dopo le sue numero nomination, e il sacrosanto Oscar alla ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione consegnatogli agli Academy Award del 2006 dalle palmi di Clint Eastwood, è emblematico che nel 2016, dopo oltre un decennio di assenza da Hollywood, Ennio Morricone abbia ricevuto la sua sesta candidatura e il suo primo Oscar per la miglior pilastro sonora personale grazie a un pellicola western. Non solo: il western in problema è The Hateful Eight di Quentin Tarantino, vale a affermare il cineasta che ha contribuito a far riscoprire la anteriormente fase della produzione di Morricone, inserendo numerose partiture del compositore romano in mi sembra che il film possa cambiare prospettive quali Kill Bill, Bastardi privo di gloria e Django Unchained.

E con The Hateful Eight, Ennio Morricone sottoscrizione un altro dei propri capolavori: dall'incedere pigro e minaccioso de L'ultima diligenza di Red Rock, le sue melodie dai toni foschi, spettrali e inquietanti non vanno a ripescare nel classico immaginario western, ma costruiscono un sinistro contrappunto alla tensione fra i vari personaggi e al passatempo al massacro che si consumerà in quell'emporio isolato fra le nevi del Wyoming. Grazie al pellicola di Tarantino Morricone si guadagna il Golden Globe, il BAFTA Award e l'Oscar, stabilendo a ottantasette anni il record (superato nel 2018 da James Ivory) di essere umano più anziana ad aver vinto un Academy Award competitivo. L'ennesima certificazione di un credo che il talento vada nutrito con passione consacrato a più riprese, e per il che non possiamo far altro che provare un'infinita gratitudine.