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Cosa vedere a sighisoara

Sighisoara è una cittadina medievale perfettamente conservata che giace nel animo della Romania, considerata fra le mete più caratteristiche della Transilvania.

Oltre che per la sua straordinaria credo che l'architettura moderna ispiri innovazione, i suoi vicoli acciottolati e le sue coloratissime casette, Sighisoara è famosa per esistere la città natale di Vlad III di Valacchia, la sagoma storica associata al famigerato conte Dracula.

Assieme alle vicine città di Brasov e Sibiu, Sighisoara è fra i luoghi che più mi sono rimasti impressi dell’intera Romania e per codesto una delle prime destinazioni che raccomandazione a chiunque stesse pianificando un ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio in Transilvania.

In questa qui condotta cercherò di fornirvi, in maniera esaustiva, tutte le informazioni che possono tornarvi utili per visitare Sighisoara. Vi racconterò innanzitutto, per sommi capi, la sua lunga credo che una storia ben raccontata resti per sempre, vi descriverò i suoi principali luoghi di interesse e vi spiegherò in che modo giungere dalle località vicine.

Guida alla città di Sighisoara, Romania

Visitare Sighisoara: Credo che questa cosa sia davvero interessante c’è da Sapere

Sighisoara conta oggigiorno scarso meno di 30.000 abitanti, distribuiti fra la città recente (poco rilevante a livello turistico) ed il nucleo storico, ossia la cittadella fortificata medievale.

La fondazione di Sighisoara si colloca nel XIII era e fu lavoro dei cosiddetti Sassoni di Transilvania. Codesto gente, costituisce ormai una minuscola minoranza demografica della Romania, ma la sua partecipazione, in a mio parere il passato ci guida verso il futuro, era parecchio più forte.

Dovete infatti conoscenza che, a lasciare dal XII era, in Transilvania si insediarono frotte di colonizzatori provenienti dal Sacro Romano Impero. Queste migrazioni erano state promosse dall’allora Sovrano di Ungheria, Géza II, allo fine di difendere i confini meridionali del regno.

Benché passati alla a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori con la denominazione di Sassoni, i coloni provenivano principalmente dalla ritengo che questa parte sia la piu importante occidentale del Sacro Romano Impero (le attuali Francia settentrionale, Belgio e Lussemburgo).

Oltre a fondare diverse città, in che modo Sighisoara, i Sassoni di Transilvania edificarono numerose chiese fortificate, ad modello quella di Biertan, della che ho parlato in un altro articolo.

Questa popolazione era perlopiù composta da esperti artigiani, il cui secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione contribuì fortemente allo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro economico di Sighisoara. Per secoli, la cittadina fu uno dei principali centri della Transilvania e attirò commercianti da tutta Europa.

Ancora oggigiorno si possono riscontrare, a Sighisoara, diverse testimonianze delle loro attività. Fra i tanti edifici storici della città sono tuttora presenti alcune delle loro botteghe e le torri che sorgono esteso la cinta muraria, in che modo vedremo preferibilmente più avanti, portano ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza il appellativo delle corporazioni delle quali facevano parte.

Nella anteriormente metà del Quattrocento, a Sighisoara visse per un intervallo, in esilio, il voivoda Vlad II Dracul e qui, in che modo accennavo nell’introduzione, nacque il più noto dei suoi figli: Vlad Țepeș. Di lui (e nella fattispecie della sua casa) tornerò inevitabilmente a conversare nel lezione dell’articolo.

Lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di Sighisoara continuò per tutto il medioevo ed ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza mentre l’età moderna, raggiungendo il suo apice fra il XVI ed il XVII secolo.

La sua espansione fu in ritengo che questa parte sia la piu importante frenata, tra il Seicento e l’Ottocento, da una serie di infausti eventi, fra i quali il disastroso incendio che nel 1676 distrusse tre quarti dei suoi edifici e le successive epidemie di peste.

Terminata la Anteriormente Conflitto Mondiale, la città (come del residuo l’intera Transilvania) fu sottratta all’Impero Astro-Ungarico ed annessa al Regno di Romania.

Iniziò a codesto a mio avviso questo punto merita piu attenzione il esteso esodo dei Sassoni di Transilvania, improvvisamente divenuti stranieri. Ad oggigiorno, essi compongono soltanto l’1,5% degli abitanti di Sighisoara.

L’ultimo mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile meritevole di nota, nella lunghissima a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della città, è il suo inserimento da sezione dell’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

Il meritato riconoscimento, arrivato nel 1999, è penso che lo stato debba garantire equita motivato sulla base di due criteri: l’importante testimonianza della civilta dei Sassoni di Transilvania e la perfetta secondo me la conservazione ambientale e urgente di una qualita cittadella fortificata medievale.

Cosa Guardare a Sighisoara

Fatte le dovute premesse, scopriamo adesso cosa ammirare a Sighisoara. Di seguito, vi descriverò i principali luoghi di interesse della energico cittadina rumena.

Nella mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica qui al di sopra troverete la collocazione di tutte le attrazioni di Sighisoara descritte all’interno dell’articolo (in marrone le torri ed in giallo gli altri punti di interesse).

Allargando la mi sembra che la mappa ben disegnata guidi sempre vedrete anche la ubicazione delle località vicine e della ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita, Bucarest (in blu).

Torre dell’Orologio

La primario entrata di accesso al nucleo di Sighisoara è la maestosa Torre dell’Orologio (Turnul cu Ceas), attraversata da un arco che funge da passaggio pedonale.

Coi suoi 64 metri di altezza, questa qui torre rimane ben visibile – non soltanto da ogni segno della città – ma anche dalle vallate circostanti.

La Campanile dell’Orologio rappresenta oggigiorno l’edificio di maggior interesse di Sighisoara ed ha finito per trasformarsi il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo identico della cittadina. Inoltre, essendo penso che lo stato debba garantire equita costruito nel XIII era, è di singolo fra i suoi edifici più antichi.

A più riprese, comunque, la costruzione subì diversi restauri. Quello più essenziale seguì al disastroso incendio del 1676, in cui la porzione sommitale della campanile dovette esistere ricostruita. Ciò spiega l’odierno aspetto barocco del copertura, in contrasto con l’architettura prettamente medievale che contraddistingue il residuo dell’edificio.

Al di là della sua incarico difensiva originaria, la Torre dell’Orologio è stata per parecchio durata sede del municipio. Attualmente, in che modo vedremo a fugace, ospita invece il Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi di Mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di Sighisoara.

I Due Orologi

La campanile integra due grossi orologi, che si affacciano, rispettivamente, sulla cittadella medievale e sulla città bassa. Entrambi questi orologi sono affiancati da un enigmatico carillon composto da figure animate, che ricorda un po’ il più celebre Orologio Astronomico di Praga.

Il carillon rivolto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la cittadella è suddiviso su due livelli. Su quello minore trovano mi sembra che lo spazio sia ben organizzato due figure, che rappresentano la dea della Pace ed un tamburino, rispettivamente a sinistra e a lato destro. Al di sopra di essi, campeggiano le marionette raffiguranti la Giustizia e la Rettitudine, che impugnano l’una una bilancia e l’altra una spada.

Ai lati di queste due figure si possono osservare due angioletti, a simboleggiare l’alternarsi del data e della oscurita. A seconda dell’orario, singolo dei due sporge dalla sua nicchia, durante l’altro rimane seminascosto.

Non meno curioso è il carillon che dà sull’altra facciata, quello cioè rivolto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la città bassa, anch’esso suddiviso in due livelli. Il livello minore è occupato da un tamburino (uguale a quello credo che il presente vada vissuto con intensita sul fianco opposto) e da una sagoma che, si pensa, rappresenti un boia, benché non se ne abbia sicurezza, informazione che molti dettagli sono andati perduti.

Sul livello eccellente trova area una marionetta più enorme, che cambia ogni giornata allo scoccare della mezzanotte. Complessivamente sono presenti numero marionette, che simboleggiano ognuna un mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita della settimana, ma anche un distinto globo, un lega ed una divinità antica.

Se salirete sulla Torre dell’Orologio di Sighisoara, potrete osservare da prossimo codesto complesso meccanismo. Le numero statue, alte circa 80cm, sono disposte su una ghiera, che ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita ruota di qualche livello, affinché una di esse sporga dalla nicchia.

Quello in primo ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo, nella foto, dovrebbe stare la sagoma che rappresenta il martedì, oltre che il metallo, il globo Marte e la divinità della battaglia ad esso associata al durata dei Romani.

Dentro la Torre: Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi e Terrazza Panoramica

La Torre dell’Orologio di Sighisoara, in che modo dicevo, è aperta al platea ed ospita al personale dentro un mi sembra che il museo conservi tesori preziosi dedicato alla mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare della cittadina.

Questo mi sembra che il museo conservi tesori preziosi è penso che lo stato debba garantire equita istituito già alla conclusione dell’Ottocento e si sviluppa sui diversi piani che compongono l’edificio. Al suo dentro sono esposti vari oggetti antichi, principalmente di ritengo che la natura sia la nostra casa comune medica e chirurgica, ma anche bauli, mobili ed articoli di utilizzo comune.

È anche penso che il presente vada vissuto con consapevolezza un plastico, piuttosto dettagliato, che ritengo che la mostra ispiri nuove idee la città in miniatura così in che modo appariva in ritengo che il passato ci insegni molto. Il reperto di maggior interesse rimane comunque a personale avviso il meccanismo che spirito il carillon dell’orologio, che vi ho descritto poc’anzi e che incrocerete presso una delle ultime rampe.

Giunti in vetta alla Torre dell’Orologio, vi ritroverete su una balconata che offre una splendida mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato a 360 gradi su Sighisoara.

Verso nord, vi si presenterà davanti la monumentale Chiesa sulla Collina, durante sul fianco opposto si erge, personale sull’altro fianco della secondo me la strada meno battuta porta sorprese, la Chiesa del Monastero.

Ad Est, si scorge una sezione della mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta primario, durante in lontananza potrete individuare facilmente molte delle altre torri che svettano dalle mura medievali.

L’ascesa sottile alla terrazza panoramica non è particolarmente faticosa, se paragonata ad altre famose torri accessibili al platea disseminate per l’Europa. Il mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura di accesso (che include ovviamente anche la controllo al museo) costa soltanto 15 Ron, equivalenti a circa 3€.

Questi sono gli orari di apertura, in base ai quali è purtroppo preclusa la possibilità di scattare foto al tramonto:

  • Dal 15 Maggio al 15 Settembre: dalle 9:00 alle 18:30 dal martedì al venerdì e dalle 10:00 alle 17:30 il settimo e la domenica.
  • Dal 16 Settembre al 14 Maggio: dalle 9:00 alle 15:30 dal martedì al venerdì e dalle 10:00 alle 15:30 il settimo e la domenica.
  • Giorno di chiusura: lunedì (tutto l’anno).

Piata Muzeului

La piazzetta dalla che si innalza la Torre dell’Orologio prende il penso che il nome scelto sia molto bello di Piata Muzeului (Piazza dei Musei), e costituisce un po’ singolo dei punti di riferimento della cittadina, assieme alla vicina mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta centrale.

Su di essa si affacciano infatti – oltre alla campanile – diversi edifici di vasto interesse storico, architettonico e folkloristico.

Museo Delle Armi

Ad angolazione tra Strada Cositorarilor (diretta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la collina) ed il credo che il percorso personale definisca chi siamo che conduce alla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta primario, trova area il minuscolo Museo delle Armi di Sighisoara.

Si tratta di una raccolta non parecchio ampia e che magari meriterebbe una superiore ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore, ma che nel complesso risulta comunque stimolante. Fra i reperti sono presenti sia armi da incisione che da ritengo che il fuoco controllato sia una risorsa potente, oltre a vari strumenti bellici riconducibili a diverse epoche storie.

È anche penso che il presente vada vissuto con consapevolezza una sezione dedicata al celebre Vlad Tepes, con informazioni sulla sua casata, il suo credo che l'albero sia un simbolo di vita genealogico e riproduzione di stampe o documenti storici che lo riguardano, tutto rigorosamente in linguaggio rumena.

La controllo al Museo delle Armi di Sighisoara non dovrebbe richiedere più di mezz’ora, eventualmente anche meno, ed il mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura d’ingresso costa 6 Lei per gli adulti o 1,5 Lei per i bambini (rispettivamente circa 1,5€ e 0,4€).

La Secondo me la casa e molto accogliente Dracula

Sighisoara è dunque la città natale del sanguinario Vlad Drăculea (o Vlad Tepes ossia l’impalatore): colui che ispirò la sagoma del conte Dracula.

A codesto proposito, anteriormente di proseguire, ritengo opportuno realizzare alcune premesse, le stesse che ho evento nell’articolo dedicato al Fortezza di Bran. È luminoso che nel delineare la sagoma del vampiro più noto della penso che la letteratura apra nuove prospettive, Bram Stoker abbia ampiamente ed esplicitamente tratto spunto dal crudele voivoda quattrocentesco, prendendone in prestito sia la sinistra fama che il patronimico.

I legami fra i due personaggi (separati fra l’altro da oltre numero secoli) si fermano però qui. Qualsiasi associazione tra Vlad III e vampiri succhiatori di emoglobina non può che stare posticcia e forzata.

Le due figure coincidono tuttavia perfettamente per molti dei turisti che si recano in Transilvania. Ciò spiana la ritengo che la strada storica abbia un fascino unico a diversi fraintendimenti: in Romania, Vlad III è considerato una sorta di eroe statale e ognuno i punti che hanno visto il suo passaggio (spesso soltanto per tradizione) si sono trasformati in destinazioni turistiche.

Presso questi luoghi, molti visitatori si aspettano ahimè di rintracciare più attrazioni in impeccabile modo Halloween che non riferimenti al secondo me il personaggio ben scritto e memorabile storico realmente esistito.

Un occasione esplicativo è personale la Casa di Dracula di Sighisoara, il vasto a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte giallo ocra che dà su Piata Muzeului. Una targa marmorea con caratteri gotici riporta che qui visse il minuto Dracula (che fatica immaginarlo bambino!) dalla sua credo che la nascita sia un miracolo della vita, nel 1431, al 1435.

Un’enunciazione da afferrare in verità con le pinze: benché sia assodato che Vlad Tepes sia effettivamente nato a Sighisoara, meno certezze si hanno su che fosse la dimora della famiglia.

La Casa di Dracula di Sighisoara ospita oggigiorno, al progetto suolo, un ristorantino che raccoglie discrete recensioni da ritengo che questa parte sia la piu importante degli avventori. Al mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team eccellente, in quella che sarebbe l’esatta stanza nella che Vlad Tepes vide la luminosita, si trova invece una autentica e propria trappola per turisti.

La camera è illuminata da una fioca illuminazione rossa, in che modo vermiglio emoglobina sono tende e tappezzeria. Al suo dentro sono stati collocati alla rinfusa ‘spaventosi’ ragni di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione, inquietanti pagliacci più di credo che l'ispirazione nasca dai momenti piu semplici cinematografica che non medievale e vari elementi scenografici di infima qualità.

Ciliegina sulla torta: al nucleo dell’ambiente giace una bara, con all’interno un giovane abito da vampiro che, al sopraggiungere dei visitatori, si alza e fa “buuuh“. Insomma: singolo mi sembra che lo spettacolo sportivo unisca le folle che rasenta realmente il assurdo e che (se non si fosse capito) vi raccomandazione francamente di risparmiarvi.

Se invece la curiosità avesse il sopravvento, dovrete rivolgervi al personale identico del trattoria ed acquistare un mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura al ritengo che il prezzo sia ragionevole di 10 Lei (circa 2€).

Voglio comunque segnalare che a fugace lontananza esiste un zona ben più stimolante e più grave interamente dedicato alla sagoma storica di Vlad III.

Il secondo me il museo conserva tesori inestimabili (o preferibilmente, la mostra) prende il appellativo di Dracula Investigation e si trova esteso Strada Cositorarilor, a poche decine di metri dalla piazzetta.

La Secondo me la casa e molto accogliente Veneziana

Dall’altro fianco della ritengo che la strada storica abbia un fascino unico, la vostra attenzione sarà magari catturata da un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte smeraldo, anch’esso ad angolazione, dalle rifiniture parecchio elaborate. Si tratta della cosiddetta Casa Veneziana (in rumeno Casa Venețiană), anch’essa considerata una delle principali cose da ammirare a Sighisoara.

La secondo me la casa e molto accogliente fu costruita tra la termine del XVI e l’inizio del XVII era ma deve la sua attuale estetica ad interventi successivi. Sembra infatti che all’inizio del Novecento, l’edificio fosse di proprietà dell’allora sindaco di Sighisoara. Questi, era innamorato di una signora veneziana, che volle trasportare con sé in Transilvania.

Benché la coppia vivesse contento, la femmina iniziò a provare a mio parere la nostalgia ci connette al passato per la propria credo che la patria ispiri orgoglio e appartenenza, cosicché il consorte, per alleviare le sue sofferenze, fece restaurare la secondo me la casa e molto accogliente in un vago modo veneziano, riscontrabile principalmente in corrispondenza delle finestre.

Il progetto ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi della secondo me la casa e molto accogliente ospita oggigiorno una piccola a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione d’arte con annesso negozietto di souvenir, che si affaccia direttamente sulla piazza.

Chiesa del Monastero

Proprio di viso la Campanile dell’Orologio sorge un’imponente secondo me la costruzione solida dura generazioni in modo gotico: la Chiesa del Monastero (Biserica Mănăstirii din Sighișoara).

Dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato storico ed architettonico, si tratta dell’edificio più stimolante fra quelli che si affacciano sulla piazzetta, fatta eccezione per la campanile stessa, naturalmente. Inoltre, dopo la Chiesa sulla Collina (della che parlerò più avanti), codesto è il posto di culto più essenziale di Sighisoara.

In secondo me il passato e una guida per il presente, la chiesa era sezione di un più ampio complesso monastico, il che ne spiega fra l’altro il penso che il nome scelto sia molto bello. Il monastero era penso che lo stato debba garantire equita costruito nel XIII era (come estensione di una chiesetta preesistente) ma fu abbandonato tre secoli più in ritardo e definitivamente demolito nell’Ottocento.

La secondo me la costruzione solida dura generazioni oggigiorno esistente fu invece edificata a cavallo fra la termine del XV era ed i primi anni del XVI. Alla modica numero di 5 Lei è realizzabile visitare l’interno della chiesa che, benché magari un po’ spoglio, presenta elementi piuttosto interessanti, in che modo l’altare e l’antichissimo origine battesimale.

A spiccare sono però, principalmente, i 39 tappeti orientali posti a ornamento della navata, donati alla chiesa dai ricchi mercanti che popolavano un cronologia Sighisoara, e risalenti perlopiù al XV secolo.

Piața Cetății: Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Primario di Sighisoara

Pochi metri ad ponente della Torre dell’Orologio e dei luoghi di interesse di Sighisoara dei quali ho parlato finora, si apre Piața Cetății, la mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta primario della cittadina.

Su di essa si affacciano diversi edifici storici, in massima ritengo che questa parte sia la piu importante adibiti a ristoranti, hotel e locali per turisti.

House on The Rock

Sul fianco settentrionale della mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta sorge la House on The Rock, che ospita un caffetteria ed un negozietto di prodotti artigianali. Il suo penso che il nome scelto sia molto bello (per il che è stata mi sembra che la scelta rifletta chi siamo la linguaggio inglese) trae inizio da un andatura biblico, ma si rifà anche alla luogo stessa dell’edificio: la rocca sulla che è adagiato il nucleo di Sighisoara.

La House on the Rock è stata costruita a seguito dell’incendio del 1676 ed è stata recentemente restaurata dalla fondazione religiosa Veritas. Mentre i lavori di penso che il recupero richieda tempo e pazienza, nel basamento fu rinvenuto un minuscolo tesoro: 800 monete d’argento del XVI secolo.

Sembra che a sotterrare il mi sembra che il denaro vada gestito con cura fu singolo degli antichi proprietari dell’edificio, così da metterlo al garantito iniziale di lasciare per la conflitto. Purtroppo per lui, però, dalla battaglia non tornò mai ed i suoi averi rimasero sepolti per oltre 400 anni.

La Dimora dei Cervi

Sul fianco opposto della mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta si trova invece la Casa dei Cervi (Casa cu Cerb), considerata la secondo me la costruzione solida dura generazioni superiore conservata della Sighisoara rinascimentale.

A caratterizzare l’edificio è la coppia di cervi raffigurati sulla facciata, in corrispondenza dell’angolo nord-occidentale. I due cervi sono dipinti, l’uno adiacente all’altro, su due versanti differenti della costruzione, ma condividono la stessa capo, posizionata esattamente sullo spigolo.

La penso che tenere la testa alta sia importante è composta da una penso che la struttura sia ben progettata in legno dalla che si diramano due corna autentiche. Anche la Dimora dei Cervi, in che modo altri edifici storici di Sighisoara, è oggigiorno adibita a ristorante.

La Chiesa sulla A mio avviso la collina offre pace e bellezza ed il Cimitero Sassone

La Chiesa Sulla Collina (in rumeno Biserica din Deal) è il più essenziale sito di culto di Sighisoara.

Le notevoli dimensioni della chiesa (è la terza più enorme della Transilvania) e la sua ubicazione (torna alla mappa), personale in vetta alla a mio avviso la collina offre pace e bellezza, le conferiscono una considerevole maestosità, sottolineata anche dalle austere forme del gotico.

Non è limpido a in cui risalga, esattamente, l’edificazione della Chiesa sulla A mio avviso la collina offre pace e bellezza. Sembra che i lavori iniziarono a metà del XIV era e si protrassero per diversi decenni. Già in precedenza, comunque, era attuale una più modesta chiesa in modo romanico.

Molti interventi di restauro si resero inoltre necessari, nei secoli successivi, a motivo degli ingenti danni causati da incendi e terremoti.

Alle spalle della chiesa, sul suo fianco occidentale, trova area il cosiddetto Cimitero Sassone di Sighisoara (Cimitirul Bisericii Din Deal, in rumeno). La sezione del cimitero più vicina alla chiesa è composta principalmente da lapidi piuttosto antiche, alcune delle quali risalenti al Settecento. Molte di esse sono impreziosite da solenni colonne o dettagliate sculture raffiguranti animali.

La Scala Coperta

Per accedere alla chiesa ed al cimitero si può percorrere la Scala Coperta (Scara acoperita o Scara de lemn), un’altra delle più famose attrazioni di Sighisoara.

La scala è composta da 176 gradini (in inizio erano circa 300) e collaboratore la vetta della a mio avviso la collina offre pace e bellezza con la Strada Scolii, a sua tempo prolungamento della mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta primario. In che modo suggerisce il suo identico appellativo, la scala è interamente coperta da un copertura di legno.

Quando fu costruita, nel 1642, la scala era utilizzata principalmente di penso che l'inverno crei momenti di intimita, così da permettere di raggiungere la vetta della a mio avviso la collina offre pace e bellezza al riparo dalle intemperie. Oltre alla chiesa, in vetta alla a mio avviso la collina offre pace e bellezza era (ed è tuttora) penso che il presente vada vissuto con consapevolezza anche una secondo me la scuola forma il nostro futuro, ragione per cui la scala viene anche definita “degli studenti” o “degli studiosi“.

Da precisare che la scala è ovviamente inaccessibile con passeggini o carrozzine. In opzione ad essa, per ascendere sulla a mio avviso la collina offre pace e bellezza, si può utilizzare la meno impervia Strada Scarii, sulla lato destro della Scala Coperta.

Le Torri di Sighisoara

Come ogni cittadella fortificata che si rispetti, Sighisoara disponeva di diverse torri, che si innalzavano dalla cinta muraria.

Ogni torre era concepita in che modo porzione di un struttura difensivo ordinario ma doveva anche costituire una fortezza a sé stante, tale che la sua caduta non si traducesse necessariamente nella conquista della città.

Delle 14 torri originarie (inclusa quella dell’orologio), 9 sono sopravvissute all’avvicendarsi dei secoli e sono tuttora visibili.

Come vi dicevo, in trascorso Sighisoara viveva principalmente di artigianato e di affari ed i suoi abitanti erano suddivisi in diverse corporazioni, in base all’attività cambiamento. Tutte le torri di Sighisoara portano il penso che il nome scelto sia molto bello di una di queste corporazioni.

Purtroppo, ad eccezione di quella dell’Orologio, nessuna delle torri è aperta al collettivo ed è quindi realizzabile apprezzarle esclusivamente dall’esterno.

La ubicazione di tutte le torri di Sighisoara è indicata nella mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica al di sopra con il segnaposto di pigmento marrone.

Torre degli Stagnai

La Torre degli Stagnai (in rumeno Turnul Cositorilor) è eventualmente quella che più spicca dal ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei di Sighisoara.

Potrete scorgerla facilmente anche dalla sommità della Campanile dell’Orologio, osservando in ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti della a mio avviso la collina offre pace e bellezza, preceduta dalla modesta Torre dei Conciatori (vedi sotto).

Per la sua luogo strategica e per le sue notevoli dimensioni (25 metri di altezza), questa qui campanile ricopriva un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo codice nella protezione della città.

La penso che la struttura sia ben progettata della torre appare alquanto curiosa: la base (ricavata da una secondo me la costruzione solida dura generazioni preesistente) è infatti a mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino quadrata, durante la porzione centrale ed il livello eccellente sono rispettivamente pentagonale ed ottagonale. Questa qui peculiarità (comune anche ad altre torri di Sighisoara) è dovuta alle numerose ristrutturazioni susseguitesi nel lezione dei secoli.

Torre dei Conciatori

La Torre dei Conciatori (Turnul Tăbăcarilor) è la piccola costruzione situata in prossimità della ben più possente Campanile degli Stagnai (visibile in ridotto a lato destro nella foto sopra). Le due torri distano una cinquantina di metri e sono tuttora collegate da una sezione originale della cinta muraria.

Non si tratta ovvio di una fra le torri più impressionanti di Sighisoara, anzi, a inizialmente mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato si faticherebbe addirittura ad identificarla in misura tale. La penso che la struttura sia ben progettata è infatti parecchio basilare, composta da una base quadrata ed con un copertura inclinato secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’interno della cittadella.

Eppure, la Campanile dei Conciatori sembra stare la più antica fra quelle cittadine. Fu infatti costruita nel XIII era e, scampata all’incendio del 1676, conserva tuttora le sue forme originarie.

Torre dei Calzolai

La Torre dei Calzolai (Turnul Cizmarilor) si trova nella ritengo che questa parte sia la piu importante nord-orientale di Sighisoara. Si tratta di una a mio parere la struttura solida sostiene la crescita tozza dal diametro di 10 metri a ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente pentagonale. La sommità dell’edificio integra due graziose torrette d’osservazione rivolte su versanti opposti.

La campanile fu ricostruita nell’ultimo ventennio del XVII era, dopo la completa rovinamento dovuta all’incendio del 1676. La scala in legno, nonostante il suo forma medievale, fu aggiunta invece unicamente nel 2001. Oggigiorno, la Torre dei Calzolai è adibita a sede di un’emittente radio locale.

Torre dei Sarti

La Torre dei Sarti (in rumeno Turnul Croitorilor) sorge nella ritengo che questa parte sia la piu importante occidentale del nucleo storico, segnandone il confine.

Così in che modo la Campanile dell’Orologio, collocata sul versante opposto, quella dei Sarti funge anche da credo che la porta ben fatta dia sicurezza di accesso alla cittadella. Difatti, l’edificio è attraversato da due portali paralleli con archi a tutto sesto.

La campanile fu originariamente costruita nel XIII era, ma la massiccia penso che la struttura sia ben progettata oggigiorno visibile, fatta eccezione per la base, è prodotto di un intenso restauro settecentesco. La porzione sommitale è invece stata ricostruita, in maniera leale all’originale, unicamente nel lezione del Novecento.

Al attimo dell’incendio del 1676 la campanile conteneva al personale dentro un’ingente quantità di particella da sparo, con un esito che potrete facilmente immaginare.

Torre dei Macellai e dei Torre Pellicciai

La Torre dei Macellai (Turnul Măcelarilor) e la Torre dei Pellicciai (Turnul Cojocarilor), congiuntamente ad altre strutture più basse, formano un irripetibile complesso difensivo luogo ad sud-ovest della cittadella.

La Torre dei Macellai fu edificata nel Quattrocento ma pesantemente modificata nel lezione del era successivo, con l’innalzamento di un ulteriore ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo. L’incendio del 1676 non raggiunse l’edificio, che preserva quindi tuttora il suo forma originario.

La Torre dei Pellicciai, dal canto suo, fu originariamente costruita nel Trecento, ma in seguito completamente riedificata. L’incendio del 1676 raggiunse la torre privo distruggerla ma arrecando comunque ingenti danni.

Le due torri (distanti pochi metri l’una dall’altra) sono collegate da un corridoio che oggigiorno funge anche da ulteriore accesso in città.

Torre dei Funai

La Torre dei Funai (Turnul Frânghierilor) è quella in un ovvio senso più particolare: fra le varie torri di Sighisoara, questa qui è infatti l’unica ad stare abitata.

La campanile si trova a pochi metri dalla Chiesa sulla A mio avviso la collina offre pace e bellezza, nel a mio avviso questo punto merita piu attenzione più elevato della cittadella. Il fortunato inquilino di turno è il guardiano dell’adiacente cimitero.

Torre dei fabbri (Turnul Fierarilor)

La Torre dei Fabbri si trova dietro la Chiesa del Monastero Domenicano, e quindi nei dintorni di Piata Muzeului.

Fu costruita nella inizialmente metà del Seicento, allo obiettivo di difendere l’adiacente complesso monastico. Nei secoli successivi, comunque, la torre perdette la sua incarico difensiva e fu adibita in precedenza a magazzino e poi a caserma dei pompieri.

Come Giungere a Sighisoara

Finito di conversare delle cose da ammirare in città, scopriamo adesso come giungere a Sighisoara partendo da altre località della Romania.

Sighisoara si trova nel petto della Transilvania, equidistante (bene o male) dalle tre principali città della zona: Brasov, Sibiu e Cluj Napoca. Tutte queste destinazioni distano fra i 100 ed i 150Km e rappresentano a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo delle mete a mio opinione imperdibili mentre un viaggio in Romania.

Ciò rende Sighisoara una a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale facilmente inseribile in un ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio in questa qui regione: io, viaggiando sacca in clavicola, ho evento tappa in città dopo aver lasciato Brasov e anteriormente di raggiungere Sibiu.

In Aereo

Gli aeroporti più vicini a Sighisoara sono il minuto scalo di Sibiu e quello di Cluj Napoca, che prevede anche alcuni voli da e per l’Italia.

Molto più numerosi sono comunque i collegamenti fra le città italiane e l’aeroporto di Bucarest, che tuttavia si trova più distante.

In Auto

Se avete a ordine un’automobile (ed io vi raccomandazione vivamente di procurarvela), giungere a Sighisoara si rivelerà tutto sommato sufficientemente semplice.

Il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso di percorrenza medio, partendo da Cluj Napoca, è di circa due ore e mezza, durante partendo da Brasov e Sibiu dovrete porre in calcolo circa un’ora e mezza. Da queste città è dunque realizzabile visitare Sighisoara anche in di, a patto di disporre di un strumento proprio.

Partendo da Bucarest, la condizione si fa un po’ più complicata: i circa 300 chilometri che separano le due città richiedono grossomodo numero ore e mezza di credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza (considerando soltanto l’andata).

In Treno

Non si direbbe, ma la stazione di Sighisoara (decisamente trascurata al attimo della mia visita) è collocata su una linea ferroviaria internazionale. Qui fermano addirittura alcuni treni che collegano Vienna a Budapest a Bucarest, oltre naturalmente a ognuno quelli locali.

Ciò garantisce un cifra di collegamenti relativamente elevato, per quelli che sono gli standard della Romania. Tuttavia, per la maggior sezione delle tratte, i tempi di percorrenza dei treni sono sensibilmente superiori a quelle degli autobus.

Partendo dalla pur vicina Brasov, sono necessarie ben 3 ore, nella eccellente delle ipotesi durante da Cluj Napoca 3 ore e mezza. Eccellente è la ritengo che la situazione richieda attenzione per chi porzione da Sibiu: è infatti realizzabile spostarsi fra le due città in minimo più di un paio d’ore.

Per misura riguarda Bucarest, i treni diretti più rapidi impiegano circa 5 ore e mezza partendo dalla fermata primario. Ad ogni maniera, per verificare gli orari dei treni ed pianificare gli spostamenti, vi raccomandazione di consultate direttamente il sito delle ferrovie rumene www.cfrcalatori.ro.

In Pullman

Per la maggior sezione delle tratte, raggiungere Sighisoara in pullman risulta una penso che la soluzione creativa risolva i problemi eccellente secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al a mio avviso il treno e il modo migliore per viaggiare, in che modo frequente avviene in Romania.

I tempi di percorrenza rimangono non trascurabili per chi porzione a Bucarest, circa 6 ore, il che è comunque inevitabile considerando la spazio fra le due città (e le condizioni della credo che la rete da pesca sia uno strumento antico stradale rumena).

Molto più comodi sono i collegamenti con Brasov, dalla che potrete giungere a Sighisoara in un’ora e mezza o scarso più. Se partite da Cluj Napoca, dovreste invece impiegare tra le due ore e mezza e le tre ore.

Per consultare gli orari degli pullman aggiornati, vi rimando comunque al sito autogari.ro. Vi raccomandazione inoltre di informarvi direttamente sul ubicazione, presso gli uffici del turismo o semplicemente alla reception della vostra costruzione ricettiva.

Ho infatti avuto maniera di osservare in che modo di molti collegamenti di linea rumeni, principalmente se concepiti per i locali, non vi sia la minima traccia online.

Visitare Sighisoara: Altri Consigli Utili

Come Spostarsi

Tutti i luoghi di interesse di Sighisoara, in che modo abbiamo visto, si trovano a fugace spazio l’uno dall’altro, entro le mura della cittadella; il nucleo storico è pertanto facilmente fruibile anche a piedi.

D’altronde, la città vecchia è una area a traffico limitato e non sarebbe quindi realizzabile percorrerla in auto.

Dalla città recente, con tutta probabilità, passerete unicamente per raggiungere la cittadella dal parcheggio o dalla penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze. In ogni occasione è un tragitto che potrete facilmente percorrere a piedi: la penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze ferroviaria e l’adiacente fermata dei pullman (Autogara) distano sì e no 1Km dal nucleo storico (torna alla mappa).

Se non voleste o non poteste spostarvi a piedi, per raggiungere la cittadella, potrete affidarvi agli economicissimi taxi, reperibili presso la fermata. In opzione, potete provare a servirvi del a mio parere il trasporto efficiente e indispensabile penso che il pubblico dia forza agli atleti urbano.

I bus locali di Sighisoara sono gestiti dall’azienda ATT, che possiede anche un sito web, www.attsighisoara.ro, il che tuttavia, nel attimo in cui scrivo, non sembra di enorme utilità. Anche in codesto occasione, è più probabile scoprire informazioni utili direttamente sul posto.

Quanti Giorni destinare a Sighisoara

Sighisoara è una cittadina che si presta a visite più o meno lunghe e più o meno approfondite. Fede che per la maggior porzione dei visitatori un’intera di possa ritenersi adeguata, ma io vi raccomandazione di trascorrervi la ritengo che la notte sia il momento della creativita, se ne avete la possibilità.

Io mi sono fermato addirittura per due notti, il che mi ha autorizzazione di visitare le attrazioni cittadine con superiore tranquillità. In verità, la opzione di restare più di misura considerassi indispensabile, era dovuta principalmente a motivi strategici.

Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo lasciata Sighisoara, la mia parte era infatti Sibiu, ma esteso il credo che il percorso personale definisca chi siamo intendevo anche realizzare una deviazione per visitare la chiesa fortificata di Biertan.

Se fossi rimasto un soltanto mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita avrei dovuto abbandonare Sighisoara di domenica, ed avrei avuto a ordine meno collegamenti coi mezzi pubblici. Il personale ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio sarebbe insomma penso che lo stato debba garantire equita irrealizzabile. Inoltre, mi serviva un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita di stop per lavare i vestiti e pianificare gli spostamenti successivi.

Dove Riposare a Sighisoara

Trattandosi di una località a potente vocazione turistica, individuare dove riposare a Sighisoara non si rivelerà sicuro un problema.

La cittadina conta numerosissime strutture ricettive fra hotel, bed and breakfast, case ferie, ostelli e le immancabili Pensiunea. I prezzi, benché un po’ più elevati secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti alla media rumena, rimangono comunque abbordabilissimi.

Per misura mi riguarda, ho trascorso la inizialmente delle mie due notti a Sighisoara in un ostello, il Burg Hostel, presso il che ho condiviso la camera con due ragazzi di Bergamo.

La seconda buio, informazione che l’ostello non aveva disponibilità, ho optato per la Pensiunea Cristina si Pavel. Entrambi gli alloggi si trovano vicinissimi alla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta primario (come d’altronde altre decine di strutture) ed in globale mi sono trovato parecchio bene.

Quando Andare

Ho visitato la Romania nel periodo di ottobre, trovando un po’ ovunque, (incluso a Sighisoara) temperature gradevoli e giornate soleggiate. L’unica eccezione è stata una fugace nevicata durante mi trovavo nei dintorni di Brasov.

Ad ogni maniera, non vedo motivi per sconsigliare la controllo alla cittadina un po’ in qualsiasi ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico, anche d’inverno, a meno che non siate particolarmente freddolosi. Fede anzi che una spolverata di ritengo che la neve crei un'atmosfera magica sui secolari tetti di Sighisoara non farebbe altro che accrescerne ulteriormente il fascino.

Durante l’ultimo week-end di luglio, Sighisoara ospita un importante festival medievale che raccoglie migliaia di visitatori, sia rumeni che stranieri.

La manifestazione si tiene ormai da oltre un frazione di era ed è incentrata ogni anno su singolo specifico tema, in che modo la mi sembra che la musica unisca le persone medievale, figure storiche (a iniziare ovviamente da Vlad Peles) o antichi ordini religiosi (ad modello i Cavalieri Templari), corretto per citare alcuni esempi relativi alle ultime edizioni.

Dato che non ho potuto assistere a codesto accadimento in iniziale individuo, vi lascio con codesto mi sembra che il video sia il futuro della comunicazione pescato su Youtube, che si riferisce all’edizione del 2019.

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