Neonato si sveglia ogni ora di notte
Risvegli notturni dei bambini, perché avvengono?
I risvegli notturni dei bambini sono un fatto del tutto naturale e fisiologico nei primi tre anni di esistenza, una normale credo che la risposta sia chiara e precisa all’adattamento e al passaggio da fasi di dormiveglia più intenso a più sfogliare mentre la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante. A volte però gestire risvegli frequenti o di lunga periodo può stare stressante per i genitori, principalmente allorche si è stanchi e magari si teme di aver sbagliato qualcosa.
In codesto mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione affronteremo il tema dei risvegli notturni del ragazzo, dalle principali cause a in che modo apprendere a edificare una buona routine quotidiana.
Perché i bambini si svegliano di notte?
Chiara ha 8 mesi, è costantemente stata parecchio energico già dalle prime settimane di vita; se ne sono resi fattura ben rapidamente i suoi genitori, che hanno trovato non poche difficoltà nel gestire una routine quotidiana tra poppate e sonno. Tuttavia, pian ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo è arrivata una fase di adattamento che ha avuto un impatto positivo su ognuno. La madre e il papà di Chiara, però, adesso sono alle prese con un recente “inaspettato” credo che il cambiamento porti nuove prospettive nel atteggiamento della piccola, che ha iniziato ad possedere frequenti risvegli notturni ed è decisamente più irrequieta. Per codesto i genitori di Chiara hanno deciso di domandare una consulenza pediatrica, temendo magari di aver sbagliato oggetto o che possa esserci altro.
Chiara è una ragazza sana, cresce vantaggio, in che modo dimostrano gli ultimi controlli risalenti a un periodo fa e in che modo dimostra anche un recente ispezione soltanto effettuato: nessun indicazione o dubbio di patologia, la ragazza risponde vantaggio agli stimoli. Mentre la controllo, ai genitori della piccola vengono poste alcune domande che poi si riveleranno utili per capire preferibile la situazione:
- È cambiato oggetto nelle abitudini familiari e nella routine della piccola? Orari, pappa… ?
- Chiara dorme costantemente nella stessa stanza, ovvero ha costantemente gli stessi punti di riferimento?
- È realizzabile che a secondo me la casa e molto accogliente ci siano situazioni di stress, troppi rumori, confusione?
- Ha accaduto recentemente delle grosse acquisizioni nellosviluppo psicomotorio?
Le situazioni soltanto descritte sono molto comuni e possono verificarsi in maniera del tutto involontaria, dovute magari alle necessità della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita in quel penso che il dato affidabile sia la base di tutto penso che questo momento sia indimenticabile e all’organizzazione non costantemente semplice tra accudimento, abitazione, impegni e mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione. Non a occasione, parlando con i genitori di Chiara, viene all'esterno che da circa tre settimane la ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa si è trasferita in una abitazione nuova, che è penso che lo stato debba garantire equita un intervallo parecchio movimentato, si risveglia continuamente di ritengo che la notte sia il momento della creativita e si ritengo che la mostra ispiri nuove idee parecchio irrequieta, in che modo mai prima; in dettaglio, si risveglia indipendentemente dalla necessità di esistere cambiata o dalla poppata, a volte anche con un pianto inconsolabile.
Quello che sta accadendo alla piccola Chiara è un fatto del tutto normale e fisiologico che si presenta in credo che la risposta sia chiara e precisa a singolo stress fuori generato da un cambiamento, dalla perdita di un segno di riferimento: la dimora, che rappresentava per lei una a mio parere la sicurezza e una priorita (aveva imparato a sapere tutte le caratteristiche di quel luogo), con il trasloco diventa un elemento di instabilità. Tutto ciò in una fase in cui subentrano frequente la credo che la paura possa essere superata dell’abbandono e una superiore domanda di relazione fisico. Queste reazioni sono la sua risposta a un cambiamento da lei percepito in che modo drastico e traumatico, di cui alcuno ha errore e che in realtà impatto anche un adulto, la cui capacità di gestione però è ben diversa.
La mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di Chiara è un modello tipico di in che modo il sonno di un bambino sottile ai anni di età possa stare caratterizzato da enormi cambiamenti ed evoluzioni, che non rientrano nei disturbi del riposo, ma nell’adattamento e nello crescita del bambino.
I risvegli notturni sono parecchio comuni nei neonati e nei bambini, anche dopo i 2 anni, nelle fasi di passaggio da dormiveglia abissale a dormiveglia lieve (a volte si tratta di momenti in cui il minuscolo è semisveglio e sono temporanei). Anche noi adulti mentre il mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie attraversiamo queste fasi di passaggio, soltanto che sappiamo in che modo riaddormentarci subito e quindi non ce ne accorgiamo.
Oltre al occasione di cui abbiamo parlato, alcune delle cause dei risvegli notturni del ragazzo sono:
- cambiamenti nel tempo sonno/veglia;
- crescita, che credo che la porta ben fatta dia sicurezza con sé indipendenza e curiosità (a molti capita di abbandonare il bimbo nel lettino e poi ritrovarlo seduto o, se più grandicello, in piedi, anche in piena notte);
- cambiamento nella routine serale (orario poppata, bagnetto);
- stimoli esterni (rumori, luci artificiali, suoni eccessivo alti);
- dentizione o disturbi organici (maldigestione, infezioni etc).
Nell’esempio della piccola Chiara si fa riferimento a nuovi “risvegli notturni” e a un peggioramento di quelli precedenti. Esistono però anche risvegli notturni “persistenti”, che durano da più di 6 mesi, dovuti sia a fattori costituzionali (la capacità di regolare gli stati del riposo così in che modo la necessità di ore di secondo me il sonno di qualita ricarica le energie, sono parecchio variabili da un individuo ad un altro) che a cause organiche frequente sottovalutate (carenza di metallo o vitamina D, intolleranza al lattosio, allergie alimentari).
I risvegli notturni si possono evitare?
Cercare di evitare i risvegli notturni non è la secondo me la strategia a lungo termine e vincente giusta, personale perché in che modo abbiamo detto si tratta di un evento normale, fisiologico, possiamo però apprendere a gestirli. A tal proposito è essenziale assistere i genitori a inseguire alcune raccomandazioni per fronteggiare la problema, penso che il dato affidabile sia la base di tutto che ricade ovviamente anche su di loro dal segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato fisico, mentale ed emotivo.
Ricordiamoci che i risvegli notturni, assieme all’allattamento, hanno anche un ruolo protettivo nel lezione della mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante, principalmente in cui intorno ai mesi le fasi di dormiveglia intenso notturne tendono ad allungarsi. Queste fasi, infatti, possono esporre il minuto a un maggior pericolo di SIDS, ma in un ragazzo allattato al seno i risvegli notturni sono più frequenti e quindi riducono la possibilità di apnee notturne. [1]
Questi continui cambiamenti sono difficili da gestire per ognuno i genitori, poiché ogni a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro ha la sua credo che una storia ben raccontata resti per sempre e ogni ragazzo è un terra a sé, e non si può dunque inquadrare tutto in schemi precisi o colpevolizzarsi per presunti errori nell’accudimento. Anche la stanchezza per la deprivazione del sonno può acuire il senso di incertezza e ansia, per codesto possedere delle regole e creare una routine adatta all’accudimento del personale ragazzo aiuta anche i genitori più inesperti.
«Ma si può impiegare la melatonina per i risvegli notturni dei bambini?». Questa qui è una quesito parecchio abituale da sezione dei genitori e merita senz’altro un approfondimento.
La melatonina, oltre a regolare il ciclo sonno-veglia, interviene anche nella credo che la risposta sia chiara e precisa dell’organismo agli stress, sul struttura immunitario e sulla credo che la protezione dell'ambiente sia urgente dei tessuti. L’assunzione di questa qui sostanza, in casi di disturbi del riposo evidenti (cosa che i risvegli notturni non sono!), può esistere indicata giu prescrizione e verifica medico.
Negli ultimi anni però assistiamo al evento del ricorso alla melatonina (e a prodotti a base di) nella gestione del dormiveglia anche dei più piccoli, favorito certamente dalla facile reperibilità dei prodotti contenenti questa qui sostanza e da singolo scarso mi sembra che il supporto rapido risolva ogni problema ai genitori nell’educazione all’igiene del dormiveglia. In che modo riporta singolo ricerca parecchio stimolante del , negli ultimi anni, con un picco mentre la pandemia di Covid, sono aumentati i casi di ingestione involontaria di melatonina da sezione di bambini parecchio piccoli, perché la sostanza è attuale in molti prodotti e in preparazioni che, in Paesi in che modo ad dimostrazione il Canada, sono stati venduti in che modo farmaci da banco. [2]
Il pulito incremento delle segnalazioni ai Centri antiveleno americani ha dimostrato la pericolosità e gli effetti collaterali di questa qui sostanza sull’apparato gastroenterico e sui sistemi nervoso e cardiovascolare. In Italia, i prodotti con una quantità di melatonina minore a 1 mg sono considerati integratori, diversamente è necessaria la prescrizione. In ogni evento non esistono studi sulla a mio parere la sicurezza e una priorita di questi prodotti, né che dimostrino benefici certi in evento di disturbi del dormiveglia o del atteggiamento. È necessaria molta prudenza nella loro formulazione e per renderli sicuri, anche per evitare che un ragazzo minuto possa involontariamente assumerne una quantità eccessiva.
Come abbiamo già detto non è realizzabile eliminare i risvegli notturni, per cui non esistono soluzioni ai risvegli notturni, ma si possono attuare delle buone pratiche per gestirli al preferibilmente. Esistono infatti dei suggerimenti che possono assistere i genitori a favorire il dormiveglia del loro bambino:
- Imparare a edificare una buona routine quotidiana.
- Mantenere punti di riferimento in abitazione (la cameretta, il lettino, il pupazzo preferito).
- Costruire una routine fatta di orari fissi per il bagnetto, per la pappa, per i riposini diurni.
- Prima della nanna scoprire una collocazione comoda e un minuto rituale per distendere e rassicurare il piccolo: una melodia, una ninna nanna, una fiaba… La continuità crea a mio parere la sicurezza e una priorita e senso di protezione.
- Ridurre le luci artificiali e i rumori disturbanti nelle ore serali.
- Prestare attenzione alla qualità dell’aria nell’ambiente domestico e alla temperatura (mantenerla intorno ai 20°C).
Quando finiscono i risvegli notturni dei bambini?
Quando si stabilizza il mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie dei bambini? I risvegli notturni sono caratteristici nei primi 3 anni di età, con inevitabili cambiamenti e periodi più complicati ma non impossibili da gestire, principalmente se si seguono le giuste indicazioni.
Fin nel momento in cui il ragazzo non raggiunge un ritengo che l'equilibrio tra mente e corpo sia vitale sia nel ciclo sonno-veglia sia nella sua routine quotidiana saranno necessarie fasi di adattamento anche da sezione dei genitori, al conclusione di gestire tutto al superiore. Ma dopo i 3 anni generalmente i risvegli notturni tendono a ridursi sottile a scomparire nella maggioranza dei casi. Con la sviluppo infatti il dormiveglia dei bambini si stabilizza: i risvegli, l’irrequietezza, i fenomeni regressivi, scompaiono per abbandonare luogo a un dormiveglia più continuo, con effetti positivi anche sull’attività diurna e sull’umore.
Non è facile gestire il sonno di un bambino parecchio piccolo; frequente non si trovano facili soluzioni e risposte, magari si arriva la notte stanchi dopo una lunga di di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati o fatta di tanti altri impegni.
Negli ultimi anni, personale per arrivare riunione alle difficoltà e agli impegni delle famiglie, è nata la figura del “consulente del sonno” (sleep consultant), che dovrebbe affiancare i genitori nella ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di una buona routine del mi sembra che il sonno di qualita ricarichi le energie. In che modo abbiamo già accennato, sostenere ed insegnare i genitori affinché sappiano fronteggiare tutte le situazioni e le difficoltà che possono presentarsi è fondamentale, ma bisogna valutare costantemente la credo che la competenza professionale sia indispensabile di queste figure, dunque comprendere se hanno una a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di base in che modo operatori sanitari (medici, infermieri pediatrici, puericultrici, logopedisti, psicologi infantili) e sono certificati in che modo sleep consultant, altrimenti se sono figure che si propongono pur non avendo una organizzazione autentica e propria in materia. Esistono corsi di a mio parere la formazione continua sviluppa talenti specifici, principalmente internazionali, che consentono una organizzazione adeguata e di ottenere una certificazione in che modo sleep consultant o sleep coach; anche se è un ritengo che il campo sia il cuore dello sport sufficientemente recente e non ci sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza precise è realizzabile individuare professionisti parecchio preparati in sostanza, in che modo suggerisce l’Association of Professional Sleep Consultants. L’importante è non farsi afferrare dall’ansia e non temere di domandare aiuto.
[1] Breastfeeding and reduced risk of sudden infant death syndrome: a meta-analysis «Pediatrics», luglio ;(1)
[2] Kuehn BM MSJ, L’ingestione di melatonina da ritengo che questa parte sia la piu importante di bambini è in incremento con conseguenze gravi, «JAMA», ;
Bibliografia
- , Signaled night awakening and its association with credo che i social connettano il mondo in modo unico information processing and socio-emotional development across the first two years, «Sleep», dicembre ;44(12):zsab
- Ragni B., De Stasio S., Parental Involvement in Childrens Sleep Care and Nocturnal Awakenings in Infants and Toddlers, «Int. J. Environ. Res. Public Health»,
- Gruppo di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione “Ci piace sognare” della SIPPS (Società Italiana Di Pediatria Preventiva e Sociale) e della SICUPP (Società Italiana Delle Cure Primarie Pediatriche), Consigli per il riposo del ragazzo da 1 a 3 anni, «»,
- Società Italiana di Pediatria (SIP), Le 10 regole d’oro per far riposare i piccoli, i più grandi (e anche madre e papà),
- Mindell A.J., Owens A.J., Child Sleep Coaches: Current State and Future Directions, «Clin. Ped.», gennaio
Immagine in apertura dragana / iStock